La strumentazione

Il Planetario

Al Centro è presente un Planetario, un sistema di proiezione che consente di riprodurre l’aspetto del cielo stellato su uno schermo a forma di cupola: un ambiente unico, una riproduzione fedele del cielo stellato e non solo dove scienza e tecnologia diventano la possibilità di scoperte emozionanti!

Il termine “planetario” indica una macchina che riproduce il cielo stellato e il moto degli astri vaganti – Sole, Luna e pianeti – anche se, spesso, con lo stesso termine si indica l’intero edificio che la ospita.

Il primo planetario del Centro è stato un modello opto meccanico autocostruito nel 1991, sostituito sempre da un sistema ottico nel 2006. Dal 2024 però la scelta di cambiare con un planetario digitale che permette in modo ancora più immersivo di muoversi nell’universo in tre dimensioni, cambiando la prospettiva di visione spazio- temporale.

Il vantaggio di un planetario digitale è la possibilità di proiettare qualsiasi contenuto: da un cielo stellato ad una dimensione extragalattica, da spettacoli sulle scoperte astronomiche o missioni spaziali ai contenuti didattici più diversi.

La tecnologia del nostro planetario:

Equipaggiato con una trentina di posti sotto una cupola di 6m, il nuovo planetario è uno Sky-Skan Definiti Theater. Il sistema è basato su una tecnologia di proiezione digitale che utilizza un proiettore laser ad alta risoluzione installato al centro della stanza per creare una qualità d’immagine in cupola senza precedenti.

Il cielo acquisisce un realismo mai avuto prima e si arricchisce della potenza del simulatore astronomico DigitalSky – DarkMatter, un software professionale utilizzato anche nei più grandi planetari del mondo che permette anche ti interagire con il pubblico esaudendo la richiesta di essere portati ovunque nel cosmo.

La Specola

La Specola consiste in una terrazza, coperta da tetto scorrevole, che ospita ben 3 telescopi che vengono utilizzati nelle serate aperte al pubblico, dando la possibilità a parecchie persone di accedere all’osservazione visuale su ognuno dei 3 telescopi.

I tre strumenti sono in postazione fissa, perfettamente allineati al polo Nord con le loro montature equatoriali, e sono dotati di telecomando che permette di puntarli su oggetti del cielo non visibili ad occhio nudo, quali galassie, nebulose, ammassi stellari, semplicemente richiamando il loro nome a catalogo oppure inserendo le loro coordinate celesti, come nel caso di comete. 

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Newton D300:
Diametro = 300 mm Focale = 1.788 mm

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Rifrattore piegato:
Diametro = 236 mm Focale = 3.304 mm 

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Cassegrain:
Diametro = 300 mm Focale = 3.000 mm
Coronado: per le osservazioni del Sole

Riflettore Marcon tipo Newton con specchio diametro 300mm di diametro e lunghezza focale di 1.800mm: è il telescopio “storico”, in quanto posseduto già da Don Paolo Chiavacci, poi ri-aggiornato, ed ha la particolarità di avere 3 torrette di osservazione disposte a 120° l’una dall’altra, permettendo così di scegliere sempre la posizione più comoda per l’osservazione in funzione della zona del cielo che si sta osservando. Una torretta è utilizzata per ospitare una fotocamera astronomica che invia in diretta le immagini ad un grande schermo a parete, che permette di mostrare colori e forme di oggetti del profondo cielo agli ospiti finchè sono in attesa di osservare con gli altri due strumenti.

Riflettore Marcon tipo Cassegrain con specchio Diametro 300mm e focale 3.000mm. La lunghezza focale maggiore del Newton permette di ottenere maggiori ingrandimenti di oggetti luminosi quali luna e pianeti.

Rifrattore Marcon “piegato”, con obiettivo acromatico Diametro 236mm e focale 3.304mm. E’ ottimo per l’esservazione ad elevati ingrandimenti di luna, pianeti e sole, quest’ultimo utilizzando l’apposito filtro in Mylar a tutta apertura, grazie alla focale molto lunga di 3.304mm. La sua particolare costruzione “piegata” ha permesso di compattare il tubo ottico che è molto più corto dei 3.304mm grazie all’aggiunta di due specchi piani che hanno spezzato il cammino ottico dall’obiettivo al piano focale in 3 segmenti, con il risultato di rendere il telescopio meno sensibile alle vibrazioni e al vento, e contenendo così volume e peso della montatura.

Celostato

A corredare il parco astronomico del Centro è presente anche un’ulteriore possibilità di osservazione solare: il Celostato

Lo strumento è costituito da uno specchio piano su montatura equatoriale che  riflettere in una determinata direzione costante i raggi del sole dentro il tubo ottico di un telescopio Newtoniano, dal cui oculare si proietta su schermo in grande scala un’immagine in luce bianca della fotosfera con  la possibilità di vedere chiaramente le macchie solari.

L'Osservatorio

L’Osservatorio ha la classica forma di struttura sormontata da cupola di alluminio, posta proprio sopra il Planetario. La cupola è girevole con comando motorizzato, e contiene al suo interno il telescopio più grande in dotazione della Specola.

Riflettore Marcon tipo Newton con specchio diametro 500mm di diametro e lunghezza focale di 2.500mm: raccoglie 2,8 volte più luce del Newton più piccolo, e il rapporto focale F5 ne esalta la capacità di raccogliere molta luce in poco tempo, permettendo ottime fotografie di oggetti deboli come galassie e nebulose. Una comoda e sicura scala in acciaio e legno permette di arrivare ad osservare visualmente alla torretta porta oculari, ma è pure possibile sostituire l’oculare con una fotocamera digitale e mostrare in diretta le immagini sul televisore presente in osservatorio.

Riflettore Backer-Schmidt con specchio di Diametro 250mm e focale di 750mm: il rapporto focale spinto lo rende adatto a riprese di oggetti estesi con pochi secondi di posa.

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Newton D500:
Diametro = 500mm
Focale = 2.500mm 

Backer-Schmidt:
Diametro = 250mm
Focale = 750mm

Coronado

Rifrattore Coronado con filtro a banda stretta per osservazioni solari: è equipaggiato di sensore CMOS a colori per mostrare su grande schermo a parete i dettagli della superficie del sole: (macchie, protuberanze, brillamenti, granulazione,..). É montato in parallelo sul Cassegrain.